Dell’umana fratellanza e altri dubbi
E’ uscito in questi giorni il libro Dell’umana fratellanza e altri dubbi edito da Edizioni terra Santa scritto a due mani da Brunetto Salvarani e Adhane Mokrani.
Brunetto Salvarani, aprezzato teologo e saggista, è considerato uno dei maggiori esperti di dialogo
ecumenico e interreligioso. Intellettuale poliedrico, il cardinale Gianfranco Ravasi lo ha definito
«infaticabile cultore dei nessi espliciti e segreti tra Bibbia e cultura contemporanea».
Adnane Mokrani è stato il primo teologo musulmano a insegnare in una università pontificia.
È professore di studi islamici e di relazioni islamo-cristiane presso la Pontificia Università
Gregoriana a Roma.
I due autori ci coinvolgono in un confronto serrato – fra speranza e disincanto – a due anni dallo storico accordo sulla fratellanza umana firmato ad Abu Dhabi da papa Francesco e lo Shaykh Ahmad Al-Tayyeb (4 febbraio 2019).
Riportiamo di seguito introduzione fatta dalla casa editrice
Il “Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune” – firmato nel 2019 ad Abu Dhabi da papa Francesco e lo Shaykh di Al-Azhar Ahmad al-Tayyeb – resta un evento storico di portata mondiale. In quella occasione i due protagonisti discussero, fra l’altro, del progetto della Casa della famiglia di Abramo (Abrahamic Family House), edificio destinato ad accogliere una moschea, una chiesa e una sinagoga a una ventina di minuti dall’aeroporto di Abu Dhabi, in funzione del dialogo fra le tre fedi.
Nonostante i proclami, non ci si può nascondere che per gli uomini e le donne del nostro tempo è diventato sempre più difficile riconoscersi come un’unica grande famiglia umana.
In questo confronto a due voci, i due studiosi Adnane Mokrani e Brunetto Salvarani riflettono senza infingimenti, anche di fronte alle tensioni internazionali e ai conflitti in cui l’elemento etnico-religioso sembra essere tornato prepotentemente alla ribalta.
Nessun documento può cambiare il mondo. La lettera non ci cambia, invece la parola che diventa vita ed etica trasforma e dà speranza per il cambiamento. Questo vale anche per il “Documento sulla fratellanza umana” e per l’enciclica Fratelli tutti. Non è una dichiarazione scritta che cambia le cose, siamo noi che cambiamo la realtà, quando applichiamo i valori di quei testi nelle nostre vite. La vera domanda è: fino a che punto siamo seri nell’adottare quelle parole?
Per visualizzare l’anteprima del libro qui